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Sapere&Salute

26.05.2011

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ERRORI ALIMENTARI E TIROIDE

La tiroide è una ghiandola localizzata nella parte anteriore del collo molto sensibile alle condizioni fisiologiche dell’individuo, comprese le abitudini alimentari e l’apporto di iodio.

Le disfunzioni a carico della tiroide costituiscono un disturbo abbastanza frequente nella popolazione che si possono valutare tempestivamente attraverso analisi di routine come il TSH, l’ormone secreto dall’ipofisi che controlla la tiroide: se il suo valore risulta basso, sarà indice di ipertiroidismo; al contrario avremo ipotiroidismo. La tiroide libera nel sangue altri ormoni come T3 e T4 che svolgono funzioni metaboliche nelle cellule.

Può l’alimentazione influenzare la tiroide?

Si è visto come eliminare i carboidrati per un certo periodo di tempo comporta, oltre alla chetosi, una riduzione del T3, della termogenesi (si avverte spesso freddo), stanchezza, sonnolenza, insonnia, aumento di peso, ovvero la tipica condizione di ipotiroidismo. Questa condizione è frequente in coloro che ad un certo punto decidono di effettuare una dieta fortemente ipocalorica, evitando di proposito i carboidrati contenuti in cereali e legumi, senza tenere presente le proprie necessità energetiche e di nutrienti. La dieta darà in breve tempo i suoi “falsi risultati”, perché ben presto la reazione dell’organismo sarà il  blocco della perdita di peso corporeo dal momento che le nuove abitudini alimentari avranno comportato una riduzione del metabolismo. Una persona che non conosce questi processi ormonali fisiologici concentrerà la propria delusione sulla dieta, senza sapere che è proprio essa la causa di questo blocco.

La dieta è una vera e propria terapia che non deve inficiare la massa magra: dimagrire vuol dire perdere solo la massa grassa in eccesso. Per questo motivo non bisogna guardare solo i chili che aumentano o diminuiscono sulla bilancia, ma seguire le variazioni dei vari compartimenti corporei e fare proprie consuetudini alimentari che contemplino nelle dosi giuste ed equilibrate tutti i macronutrienti come carboidrati, proteine e grassi, oltre a quelli minori come fibre, vitamine e oligoelementi.

Dott.ssa Sara Fiume – Nutrizionista

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