Apulian Club – Associazione Buongustai

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Archive for gennaio, 2013

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Dai critici gastronomici è stato definito il Capodanno del maiale. Mai come quest’anno, infatti, cotechini e zamponi sono stati i veri protagonisti sulle  tavole di fine anno degli italiani.  Se ne sono visti anche di  speziati: il cotechino cremonese alla vaniglia o quello piemontese alla grappa.
Gennaio, inoltre, si conferma il mese con più eventi dedicati al maiale. Dalla festa di Sant’Antonio Abate, che  nell’iconografia sacra viene raffigurato con un suinetto a fianco, alle tante feste che dalla Romagna alla Sicilia rendono omaggio a questo animale spesso irriso.
In Piemonte il piedino di maiale fresco bollito, impanato e fritto diventa “batzuà”, una rara delicatezza gastronomica. Disciplinare strettissimo per lo “zampone” di Modena,  un mix di carne e cotenna macinati. La testina di maiale rientra nel menu di altissima cucina del Carrè des feullants di Parigi: è raro vederla intera, ancora più raro mangiarla. Gli inglesi, invece, si sono specializzati nell’esportazione di orecchie di maiale in Cina, qui vengono consumate fritte e sono considerate una leccornia tipica. Tornando in Italia va ricordato che il guanciale è fondamentale nella preparazione dell’amatriciana e, a volte, anche della carbonara che di solito viene preparata con la pancetta di maiale. Dal collo si ricava il capocollo, quello preparato nella zona di Martina Franca è un vero giacimento enogastronomico per gourmet. Completano il panorama culinario e succulento dedicato al maiale il lardo di Colonnata, il lombo di Zibello, le costine e il prosciutto crudo, il sanguinaccio,   e chi più ne ha, più ne metta.
Del maiale, giustamente vien detto :”Non si butta via niente “!!!

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    Tesseramento 2016

    Sono aperte le iscrizioni al Club per l’anno in corso, richiedete la Tessera Club per entrare nel nostro mondo. Potrete partecipare ai Corsi di Cucina, ai Tour Enogastronomici alle Serate a Tema. E per i pugliesi all’Estero?  Riviste che parlano della loro Terra, dai luoghi dell’ospitalità ai piatti tipici. Richiedete il modulo di iscrizione su apulianclub@libero.it, ricomincia il viaggio..

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    Sarà lo chef napoletano, l’erede di Gordon Ramsey nel programma di cucina che da aprile verrà trasmesso in versione italiana sul canale 114 di Sky per gli appassionati del genere culinario.

    C’è da chiedersi quali saranno i ristoranti italiani a rischio chiusura per una gestione poco stellata che vorranno sottoporsi al giudizio non solo dello Chef italiano, ma anche di un pubblico televisivo sempre più interessato al genere cook reality. Cannavacciuolo, proprietario dell’hotel Villa Crespi (2 stelle Michelin) è un imprenditore dotato di forte temperamento. Nelle “Cucine da incubo” italiane dovrà fare i conti con pietanze poco appetitose, cucine fatiscenti, ingredienti avariati e personale poco professionale.

    Staremo a vedere, per il momento facciamo un “in bocca al lupo” al cuoco napoletano!

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