Apulian Club – Associazione Buongustai

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La Storia del Gusto in pillole..

31.03.2011

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Quante volte abbiamo sentito dire dai nostri nonni che in passato l’alimentazione era semplice e genuina, che tutto aveva un altro gusto, un sapore emozionante che lo si ricorda a distanza di anni. In questo articolo che sottopongo alla vostra attenzione, ho voluto scavare ancora più a fondo, penetrare nel ventre della storia relativa al gusto ottocentesco. Ho scoperto che già intorno al XIX secolo, vi fu il desiderio di concepire la razionalizzazione della fame attraverso l’assunzione di pillole in sostituzione del cibo.

Seppur questo sia un tema che affascina tutt’oggi futuristi e progressisti, possiamo finalmente scongiurare quanto previsto nel 1894 dal chimico francese Marcelin Berthelot che prevedeva entro l’anno 2000 l’invenzione di una “pasticca” che fosse il corrispettivo giornaliero di calorie necessarie all’uomo, indipendentemente  dal clima e dal gusto.

In questi ultimi anni la cultura enogastronomica sta crescendo notevolmente, grazie ai Corsi che  rendono i consumatori sempre più consapevoli e preparati. Come è cambiato il gusto degli esseri umani nell’evoluzione storica?

L’uomo per millenni si è procurato il cibo per appagare le sue esigenze primarie, mangiare per soddisfare la “legge del ventre”, ovvero consumare vivande per riempire e contentare lo stomaco. Fino agli inizi del’Ottocento la necessità basilare riguardava la ricerca del cibo, piuttosto che il modo di  cucinarlo o condirlo. Nel 1825 fu tradotta anche in Italiano un’importante opera di Joseph Berchoux La gastronomie ou l’homme des champs à table nella quale si metteva in evidenza l’importanza non solo di cucinare al meglio i cibi, ma anche di saperli degustare, descrivere e giudicare.

Proprio nello stesso anno Anthelme Brillat-Savarin scrive un’opera moderna intitolata Filosofia del gusto, in cui afferma che <<La gastronomia è la conoscenza ragionata di tutto ciò che si riferisce all’uomo in quanto egli si nutre>>. Questo sembra essere il primo passo verso la concezione moderna del “gusto”.

Roberto Petrosillo

Scienze Storiche

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