Apulian Club – Associazione Buongustai

logo

Blog

Condividi su Facebook

La ricetta di Zia Nina

Ingredienti per l’impasto:

500 gr di farina, 250 gr di burro, 250 gr di zucchero, 2 uova, un pizzico di lievito Pan degli Angeli, scorza di limone grattugiata

Ingredienti per il ripieno:

Ricotta, uova zucchero qb e limoncello

Procedimento:

Una volta ben amalgamati gli ingredienti per l’impasto, disporre una teglia dar forma all’impasto che verrà riempito con gli ingredienti del ripieno, anch’essi ben amalgamati.

Infornare a 180°

Commenta ed unisciti alla discussione>>

    Condividi su Facebook

    La ricetta a cura dello Chef Franco Laterza, Corso di Cucina Regionale Italiana

    per 10 porzioni
    Melanzane 1 kg; Grana; Farina 100 gr; Sgombro 1,5 kg; Uova 4; Pomodori freschi 1.5 kg; Basilico 1 mazzo; Cipolla 50 kg; Sale; Pepe; Pinoli 50 gr; Olio d’oliva; Stampini di stagnola 10; Olio per friggere 1l; Pecorino 100 gr; Mozzarella fior di latte 500 kg.
    Procedimento
    Tagliare a fette le melanzane a cerchi di spessore di 10 mm, fare una pastella comune e friggerle come si fa a casa. Sfilettare lo sgombro, tagliare la mozzarella , condire dopo tagliato il pomodoro con sale, olio, basilico e pepe.
    Quindi preparare gli stampini imburrati, foderare gli stampini con lo sgombro salare e pepare, poi aggiungere la fetta spessa di mozzarella un cucchiaio di pomodori conditi, chiudere lo stampo con lo sgombro, spolverare con il pecorino e cuocere in forno a 170 ° per 12 minuti.
    Creare una salsa leggera di pomodoro con aglio, frullare e comporre il piatto.

    Commenta ed unisciti alla discussione>>

      A tutta birra..

      24.10.2013

      Blog

      Condividi su Facebook

      Secondo uno studio del Dipartimento di Sociologia dell’Università di Roma, tra i mestieri più richiesti nei prossimi anni spicca il pizzaiolo, l’affinatore di formaggi, il birraio a chilometro zero ed il panettiere.

      Nel nostro Paese c’è sempre maggior attenzione al cibo alla sua qualità e la food economy è destinata a crescere.

      Commenta ed unisciti alla discussione>>

        Condividi su Facebook

        Tutti curiosi nel chiederci cosa ci sarà dentro quei grossi bicchieroni sempre a portata di mano di attrici, cantanti e modelle.

        Che sia al mare o sotto il sole per le vie del centro, sempre più vip sono paparazzati mentre sorseggiano la loro bevanda cremosa e leggera, che noi banalmente chiamiamo frullato, ma in inglese, l’aggettivo “smooth” significa liscio, morbido, delicato.

        Per preparare il vostro smoothie non occorre essere vip, bastano frullatore, frutta e yogurt, e se voleste esagerare munitevi di occhiali da sole ed infradito e godetevi la vostra giornata estiva.

        A ciascuno il suo Smothies

        Per colazione: avena, mandorle, fragole, banana e yogurt

        Abbronzante: una pesca, due albicocche, una fetta di melone, yogurt magro

        Disintossicante: mezzo cetriolo, yogurt naturale, 80ml di latte, succo di lime e 12 foglioline di menta

        Energizzante: fichi, mezzo avocado, mezza banana, 2 cucchiaini di miele, 60ml di latte, un pizzico di cannella e pappa reale

        Prima dello sport: qualche fragola, banana, yogurt bianco magro, ghiaccio

        Dopo lo sport: mela, mirtilli, lamponi e fragole, yogurt

        Antistress: banana, latte, cocco fresco, cacao amaro

        Per la digestione: pompelmo, kiwi, ananas, lamponi e mirtilli, yogurt

        Per conciliare il sonno: semi di sesamo, ciliegie e latte di mandorla

        NB: Per tutti gli smoothies il segreto è uno solo, si può aggiungere ghiaccio, latte e yogurt e gelato a piacimento, a seconda della consistenza e delle temperatura desiderata

        Commenta ed unisciti alla discussione>>

          Condividi su Facebook

          Il gelato, re incontrastato dei mesi a venire, è un ottimo alleato contro l’invecchiamento, specialmente in riferimento ai gusti al cioccolato, alla fragola e ai frutti di bosco, in cui abbondano le vitamine A e C, ed hanno un elevato potere antiossidante, utile a contrastare la naturale formazione dei radicali liberi.

          Tutti gli sportivi sanno che una piccola porzione di gelato alla frutta rappresenta lo spuntino ideale prima di praticare attività fisica, grazie al suo potere energetico e alla sua buona digeribilità. Pochi lo sanno, ma il gelato è molto meno calorico della maggior parte dei dolci: una porzione di tiramisù è 3 volte più calorica di una coppa di gelato a base di latte.

          Proprio il latte è l’ingrediente principale, seguito poi da zuccheri e panna.

          Il gelato che “cola” è troppo morbido quindi non ha consistenza; il gelato che si “spezza” ne ha troppa e diventa un gelato da masticare. Il gelato dev’essere palatabile, quindi semiduro.

          Quali gusti preferire?

          Come abbiamo già detto, il gelato al cioccolato, ai frutti di bosco e alla fragola è quello maggiormente ricco di sostanze antiossidanti, ma occorre anche considerare le calorie che si immettono nel nostro organismo. L’approccio migliore si ha con i gelati alla frutta, mentre quelli elaborati a base di panna, cacao e mandorle arrivano a contenere più di 300 chilocalorie ogni 100g.

          Commenta ed unisciti alla discussione>>

            Condividi su Facebook

            Crisi economica e ritorno al passato, i prodotti tradizionali caserecci sembra che stiano vivendo una seconda giovinezza.

            Secondo le ultime stime, sono molte le famiglie italiane che si dirigono verso il “fai da te” in cucina per preparare prodotti sicuri e gustosi. E’ pur vero che i prodotti confezionati siano garantiti dalle normative e dall’etichetta, ma come hanno dimostrato le ultime contraffazioni alimentari, non sempre è possibile, agli occhi di noi consumatori, esser certi che ciò che è scritto in etichetta corrisponda a vero.

            E’ questo il momento del ritorno al passato, mamme, nonne e zie che riconquistano il loro ruolo di regine del focolare rispolverando antiche ricette ed utilizzando ingredienti naturali per salvaguardare la salute dei propri cari.

            La ricetta dei Panzerotti


            Ingredienti: 1kg di farina – 1 lievito di birra – 500ml di acqua tiepida circa – 1 cucchiaio di sale – 3 cucchiai di olio; per la farcia, mozzarella e pomodori pelati q.b.

            Procedimento: Sciogliere il lievito di birra in un pò di acqua tiepida. Sulla “madia” versare la farina facendo un buco al centro e aggiungere piano acqua, olio e sale. Impastare tutto fino ad ottenere con composto omogeneo e lasciarlo riposare per 2 ore. Ritagliare dei pezzetti, lavorarli col mattarello fino ad ottenere dei cerchi, come delle pizzelle. Farcire con mozzarella e pomodoro e chiuderli bene sui bordi.

            In un tegame far scaldare olio e friggere i panzerotti. E’ preferibile mangiarli caldi, la mozzarella che fila è uno spettacolo per gli occhi e per il palato!

            Commenta ed unisciti alla discussione>>

              La pizza gourmet

              17.04.2013

              Blog

              Condividi su Facebook

              Non ci sono più le pizze di una volta”, mancherebbe da dire solo questo visto che anche la pizza, così come i tempi e le mode, sta cambiando e si va sempre di più trasformando da un bene umile che nasce dalla cultura popolare, ad un prodotto di lusso per pochi.                                         La nuova tendenza della pizza gourmet non è un fenomeno circoscritto ad una precisa area geografica, infatti è facile ritrovare esempi di questa nuova stagione dall’Inghilterra agli Stati Uniti, da Londra a Malta.

              Dalla pizza povera degli anni ’50 da gustare come street food, a quella ricca ed impreziosita di ingredienti nobili, da consumare con posate d’argento. Questa trasformazione, va sottolineato, è cambiata con la figura del pizzaiolo in grado di inventare ed abbinare come un vero chef ingredienti inusuali che riescono ad equilibrarsi al meglio esaltando la bontà del prodotto finale.

              A New York il locale Nino’s è sempre affollato di gente. La pizza qui è una cosa seria, per palati sofisticati, in cui ingredienti come l’aragosta del Maire, il caviale e le uova di salmone fanno decollare non solo il gusto, si arriva a sborsare per una specialità ben farcita fino a 1000 dollari. A Malta il Margo’s propone una pizza da 1800 euro, i gestori del locale l’hanno chiamata “expansive”, una specialità base impreziosita dal tartufo bianco che inebria l’olfatto, arricchita di foglie d’oro purissimo di 24 carati che incanta la vista. Il celebre ristorante Maze a Londra dell’ormai chef star Gordon Ramsay propone, si direbbe, pizze a prezzi modici, visto che la più costosa arriva a pagarla 100 dollari.                                                                                                                                                                                                                                                     Ci sarebbero ancora tanti esempi di pizze ormai nobilitate sparse per il mondo, sicuramente andrebbero menzionate le pizze realizzate da Domenico Crolla, venduta all’asta per 4500 euro che utilizzava il famoso Don Perignon del ’58, il Remy Martin Cognac Louis VIII, l’aragosta, il pregiato salmone scozzese e delle scaglie d’oro, oppure la pizza di Renato Viola, il pizzaiolo di Acropoli che ha realizzato una pizza da 8300 euro.

              Concludendo i nostro viaggio nel mondo della pizza, possiamo sicuramente affermare che dalla pizza gourmet per i palati di pochi fortunati alla pizza tradizionale preparata con impasto, ingredienti genuini e cottura perfetta, tutto va misurato, va gustato nel piacere della convivialità e della ricercatezza. Provate a servire del buon prosecco con fette di pizza a lume di candela, l’eleganza e la finezza possono essere ricercate nella fantasia di ciascuno di noi.

              Commenta ed unisciti alla discussione>>

                Condividi su Facebook

                La ricetta di Maria

                Ingredienti

                250 gr di acqua

                125 gr di  burro

                150 gr di farina

                n°4 uova

                Procedimento

                Portare ad ebollizione l’acqua con il burro. Appena sciolto il burro versare in una sola volta la farina e amalgamare. Far raffreddare il composto e aggiungere le uova una per volta. Mescolare energicamente. Con l’aiuto di una siringa per dolci fare delle ciambelline e infornare a 200° per 20 minuti.

                Commenta ed unisciti alla discussione>>

                  Condividi su Facebook

                  Nelle chiese nella roccia di Puglia, chiudendo gli occhi si ascolta il canto bizantino e gregoriano, la messa in greco e latino.

                  Dal Gargano al Salento, sotto i colpi delle incursioni dei Longobardi, degli Slavi e dei Franchi, nel segno della colonizzazione bizantina prese vita la religiosità delle icone, dei riti ortodossi, del vivere e del pregare in grotta.

                  Ancora oggi questi luoghi di culto sono testimonianza di monaci che lavorarono e pregarono con in mano la regola benedettina dell‘Ora et labora, monaci cari a San Basilio che diffusero in Puglia la cultura dell’ulivo e della vite, dell’olio e del buon vino.

                  Grotte che diventarono case e chiese si impreziosirono di affreschi riempiendo di Santi e Madonne un mondo sotterraneo e unico al mondo. Questa l’altra faccia del Medioevo pugliese, quello nascosto, ben lontano dai castelli e dalle cattedrali dell’arte romanica, un Medioevo che sopravvive sino ad oggi tangibile, ma anche facilmente ricostruibile nell’immaginario. In questi luoghi è facile vedere ancora la gente, i contadini, gli artigiani, i monaci, sbucare da queste grotte e riprendere vita.

                  Commenta ed unisciti alla discussione>>

                    Condividi su Facebook

                    Dell’arancio non si butta via nulla: la buccia e la sua parte bianca e spugnosa sono ricche di vitamina C


                    Ingredienti:

                    Lo scarto di spremuta di 2 arance biologiche, 200g di ricotta, 200g di zucchero di canna grezzo, 200g di farina 00, 3 uova, una bustina di lievito, un pizzico di sale, zucchero a vel per decorare, burro per imburrare, la scorza di un limone (facoltativo per decorare).

                    Preparazione:

                    Lavate bene le arance prima di preparare la spremuta. Con un riga-limoni ottenete delle striscioline di scorza che userete per la decorazione. Preparate la spremuta e tenete da parte la parte di scarto (sia la polpa che si raccoglie nello spremi agrumi sia le mezze calotte vuote. Tagliate le mezze calotte di arancia grossolanamente quindi frullate tutto insieme alla polpa di scarto ed allo zucchero. Versate la scorza frullata in una ciotola e unite le uova, la farina e la ricotta. Lavorate fino ad avere un composto omogeneo. Imburrate  lo stampo da plumcake e versatevi il composto. Infornate a 180 gradi per 40 muniti. Sfornate, mettete il plum cake in un piatto da portata e decorate con lo zucchero a velo e scorze di agrumi.

                    Commenta ed unisciti alla discussione>>